Ringraziamo
coloro che il giorno 22 novembre ha partecipato sia internamente che
esternamente alla seduta di discussione della Giunta Regionale, anche
se sappiamo ormai quali siano stati gli esiti della giornata.
Ringraziamo coloro che si sono espressi in maniera contraria a questa
proposta di legge.
In
merito alla proposta, stiamo procedendo a studiare insieme ad alcuni
legali di fiducia, le vie di ricorso migliori, per chi volesse
rimanere aggiornato, vi chiediamo di richiedere iscrizione alla news
letter inviando una e-mail al seguente indirizzo:
info.liberidallobbligo@gmail.com
In merito all'incontro avvenuto in data 20 novembre, su richiesta di alcuni di voi, metterò qui di seguito i relativi punti trattati che riguardano sia le motivazioni di noi genitori, del perché non vogliamo l'obbligo, sia altre questioni che ci lasciano perplessi. Non si parla difatti della questione “vaccino si, vaccino no” quanto piuttosto della mancanza di fiducia dei genitori nei confronti delle istituzioni.
Vaccinazioni
obbligatorie attuali - Ad
oggi in Italia sono 4 le vaccinazioni obbligatorie:
-
Tetano (Legge del 20 marzo 1968 n. 419)
-
Poliomielite (Legge del 4 febbraio 1966 n. 51)
-
Difterite (Legge del 6 giugno 1939 n. 891 – Legge del 27 aprile
1981 n. 166)
-
Epatite B (Legge del 27 maggio 1991 n. 165)
I
vaccini facoltativi: pertosse,
emofilo di tipo B, pneumococco,
rotavirus, morbillo, parotite, rosolia, varicella, meningococco C o
formulazioni con altri sierotipi, epatite A, influenza.
Vista
la proposta di legge numero 2880 approvata dalla nostra regione in
data 22 novembre, un genitore potrebbe pensare che se effettua le
quattro vaccinazioni obbligatorie, non dovrebbe avere problemi per
l'ammissione del figlio ai servizi nella fascia 0 – 3 anni. ERRATO.
Invito
tutti a leggere il Piano di Prevenzione Vaccinale per il periodo 2016
– 2018: http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato1955037.pdf
Dopo
una attenta lettura e riflessione in merito al piano di prevenzione
vaccinale, risultano alquanto evidenti i seguenti punti:
Al punto secondo si definisce come fondamentale realizzare strutture organizzative che possano gestire l'incremento dei volumi.
Quindi
al punto primo ci si auspica che crescano le coperture di modo che si
riesca a contrattare con maggior margine in merito al costo delle
vaccinazioni e al secondo punto si auspica di attuare una
organizzazione che possa soddisfare tutte le richieste.
Al punto 3, come si evince dall'immagine, ci si auspica di rendere le vaccinazioni gratuite, con le nostre tasse ma gratuite.
Al punto quattro si discute in merito alla legislazione in ambito vaccinale. Ci si auspica di seguire una linea unica nazionale, che per noi comuni mortali è traducibile in due scelte: o tutti i vaccini obbligatori in tutte le regioni oppure nessun vaccino obbligatorio nelle regioni, sul modello del Veneto.
Visti
però i recenti accadimenti, possiamo presumere che si vuole puntare
sul rendere obbligatori tutti i vaccini in tutta Italia.
Nel
punto 5 possiamo notare come si vorrebbe creare una sorta di database
con tutti i dati di tutte le persone, riferito anche alla questione
vaccinazioni, consultabile però sia dai medici che dalle persone.
Quindi a causa di un registro del genere si potrebbe andare incontro
a un serio rischio di discriminazione ed emarginazione delle persone
che hanno scelto di non vaccinare o seguire un calendario
personalizzato.
Il punto 10 lo ritengo essere un affronto per questo paese che si reputa ad oggi democratico. Rivedere e standardizzare una legge, che già di per sé non permette a tutti coloro che si sentono danneggiati di effettuare una richiesta di indennizzo, è un insulto alla civiltà. Questa legge è nata dopo che moltissimi danneggiati si sono fatti valere di fronte alle istituzioni. Cambiare tale legge è uno sbeffeggiare i danneggiati e coloro che negli anni seguenti hanno ricevuto un indennizzo per i danni arrecatigli dalle vaccinazioni.
La
situazione legislativa attuale vede molte regioni con proposte di
legge o mozioni avanzate in merito alla fascia 0 – 3 anni, tra cui
Lombardia, Toscana, Marche, Lazio, Friuli Venezia Giulia.
Come
risulta evidente dalla lettura delle varie proposte di legge, creare
dei nidi privati o familairi, non a norma, non sarebbe proprio la
scelta più adatta e consona. Dobbiamo infatti dare il buon esempio
ai nostri figli e dimostrare che non cerchiamo scappatoie bensì
vogliamo e pretendiamo che vengano rispettati i diritti dei bambini.
Per
tutti i genitori che vogliono unirsi nella lotta all'obbligo, vi
allego qui di seguito i link ai vari gruppi di genitori che si stanno
organizzando.
Genitori de NO Marche https://www.facebook.com/groups/1431349176877087/
Genitori del NO Emilia Romagna https://www.facebook.com/groups/524345757775541/
Genitori del NO Toscana https://www.facebook.com/groups/223043398091541/
Genitori del NO Lazio https://www.facebook.com/groups/273524666383519/
Genitori del NO Lombardia https://www.facebook.com/groups/1766415830271653/
Genitori per la libertà di scelta- Friuli Venezia Giulia - Triestehttps://www.facebook.com/groups/333803580333737/
Grazie
a chi vorrà lottare insieme a noi per questa guerra di civiltà. Qui
non è una questione di “vaccino si, vaccino no” qui parliamo di
gravissimi fattori di discriminazione nei confronti di minori.
Ana
Diana Demian
Presidente
LOV – Liberi dall'Obbligo Vaccinale
Nessun commento:
Posta un commento